Esistono numerose tecniche statistiche, non tutte – però – applicabili in qualunque circostanza. Il nostro caso è caratterizzato essenzialmente da due variabili qualitative:
I dati di cui disponiamo sono riepilogati in una tabella delle frequenze osservate, riferita al periodo delle prime 23 giornate del campionato in corso, fino a febbraio 2010.
Frequenza significa semplicemente quante volte si ripete una determinata modalità di una certa variabile.
Risolviamo il problema con il test del chi-quadro applicato alla tabella di contingenza 2x2.
2-sample test for equality of proportions with continuity correction
data: c(4, 1) out of c(7, 16)
X-squared = 4.7238, df = 1, p-value = 0.02975
alternative hypothesis: two.sided
95 percent confidence interval:
0.02094116 0.99691598
sample estimates:
prop 1 prop 2
0.5714286 0.0625000
Dal risultato abbiamo ottenuto un p-value di 0,02 che è minore del valore 0,05 (95%), che ci porta a rifiutare l’ipotesi di uguaglianza delle probabilità.
Per conferma confrontiamo il valore chi-quadro-calcolato con il valore chi-quadro-tabulato, poiché chi-quadro-calcolato (4,72) è maggiore di chi-quadro-tabulato (3,84), concludiamo col rifiutare l’ipotesi H0 (come già affermato dal p-value).
In conclusione, possiamo affermare che accettiamo quindi che esista un legame di dipendenza (statisticamente significativo) fra le due variabili. In particolare, su 100 campioni estratti 95 danno evidenza del legame di dipendenza, quindi semplicemente potremmo dire che le sconfitte subite dal Napoli, con una fiducia del 95%, sono frutto di Mr. Donadoni, purtroppo la tecnica applicata non è in grado di stabilire quale sia la direzione del legame causa – effetto e dunque non basta per accusare l'ex ct della nazionale, il cui esonero fu dovuto a prove più dirette e/o a diverse variabili in gioco.
Questo lavoro è utile per capire quanto la statistica serva a trasformare i dati in informazioni e a fornire quindi un buon supporto a chiunque debba prendere decisioni.
Nessun commento:
Posta un commento